Aspettando la vendemmia 2024
Prime anticipazioni e prospettive

L’attesa è quasi finita: la vendemmia 2024 si avvicina, portando con sé la promessa di quelli che saranno i nuovi vini e la nuova annata da aggiungere alla storia della nostra cantina.
Noi, ovviamente, stiamo monitorando le nostre vigne da mesi: il nostro lavoro è stato efficace? Il clima ci ha aiutato o ci ha messo in difficoltà?
Vediamo insieme cosa ci riserva la vendemmia di quest’anno, in Toscana e nel resto del Paese.

Un’annata segnata dalla variabilità


Come ogni anno, le condizioni climatiche hanno giocato un ruolo fondamentale nel ciclo vitale della vite: la primavera 2024, caratterizzata da temperature miti, ha favorito una buona fioritura e allegagione, tuttavia, l’estate, con le sue ondate di calore e i periodi di siccità in alcune zone, ha messo a dura prova i vigneti. Questo per quanto riguarda la nostra regione, il Centro Italia in generale e il Sud.
Ma anche le eccessive e violente precipitazioni verificatesi in questi ultimi mesi al Nord hanno portato con sé non pochi problemi: primo fra tutti i danni fisici dovuti alle grandinate e poi l’aumento della diffusione delle malattie della vite.

Le previsioni: un quadro complesso


A seguito di quanto detto, le previsioni non sono omogenee per tutto il territorio nazionale. Al Nord, infatti, i viticoltori sono sempre in all’erta: si spera, ovviamente, di non doversi più trovare alle prese con il maltempo, che potrebbe ulteriormente colpire le aree dedite alla produzione di vino, con ulteriori possibili ingenti danni. Al Centro e al Sud, invece, nonostante le difficoltà legate alla siccità – in Sicilia è stato dichiarato addirittura lo stato di calamità naturale – si prevede una buona produzione, dovuta anche al fatto che un clima asciutto – anche se troppo! – è di ostacolo alla diffusione delle patologie della vite.

Di certo è che, in termini di volumi di raccolto, saremo sicuramente lontani dalle annate da record registrate in passato. Ma questa non è una gara, né con noi stessi, né con i nostri concorrenti. Anzi: questo calo nella produzione di vino va di pari passo e si bilancia con una generale crisi dei consumi, che, se da un lato preoccupa, senza dubbio, tutti noi produttori, dall’altro ci stimola spingendoci verso una produzione che punti più alla qualità che alla quantità.

Ed è con questo spirito che ci apprestiamo ad affrontare la vendemmia 2024 e la produzione di vino per questa nuova annata, che ci auguriamo ricca di soddisfazioni che ripaghino il nostro impegno e la nostra dedizione.

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