Francesco bacchetta racconta vinitaly 2016
vinitaly visto dal nostro enologo

Terminata l’esperienza Vinitaly, abbiamo chiesto al nostro enologo Francesco Bacchetta cosa ne pensa di questa importante manifestazione e quali sono le sue impressioni.

"Per quanto riguarda le Cantine Ravazzi il Vinitaly si è confermato un importante evento sul quale puntare per far conoscere i nostri vini sia agli addetti ai lavori che al grande pubblico. Questa particolare edizione poi, essendo la 50esima, ha suscitato un notevole interesse, è stata ben pubblicizzata e molto seguita dai media. Ho notato con piacere molte aziende produttrici di Chianti e devo dire che tutto il Chianti 2015 si presenta come un vino di ottimo livello, un’annata di alta di qualità insomma anche se, essendo vini giovani, hanno ancora bisogno di maturare in cantina e di affinarsi in bottiglia. Ho potuto assaggiare vari Chianti di varie cantine e ho notato con grande piacere che sono vini in grado di ricalcare le tipicità del territorio e offrire quindi notevoli differenze che dipendono ovviamente dal territorio di produzione. Posso dire insomma che il Padiglione Toscana era fra le realtà più interessanti.

Quali sono secondo te le novità di questo Vinitaly e le tendenze che hai potuto osservare?
Sicuramente un grande interesse verso il vino biologico e una sempre più alta conoscenza e informazione. Fino a poco tempo fa questo tipo di vino non era conosciuto ed era poco richiesto. A oggi sono moltissime le aziende produttrici e i consumatori interessati. Ne è prova il fatto che Vinitaly ha dedicato ai vini bio un intero padiglione.

E i vini vegani?
Anche i vini vegani, quelli cioè che non vengono prodotti con trattamenti derivanti da origine animale, suscitano grande interesse anche se mi sembra siano ancora poche le aziende produttrici.

Pensi sia il futuro del vino?
Di sicuro è un trend interessante e da seguire, è da vedere come si svilupperà in futuro e come reagirà il mercato. Le aziende produttrici, di tutti i tipi di vino, stanno investendo molto in marketing, ho notato infatti un grande interesse sull’argomento e molti convegni soprattutto su come vendere online.

Cosa ci riserva il settore vitivinicolo quindi?
Penso ci sarà un incremento del biologico, che in realtà non sta riguardando solo il vino perché i consumatori sono sempre più attenti a ciò che mettono in tavola. Credo poi che questo porterà a una sempre maggiore qualità di prodotto, i vini italiani sono sempre più apprezzati anche all’estero, venduti online e non solo, e ci sono sempre più appassionati che sanno distinguere un prodotto di buona qualità da uno più scadente. Penso quindi che stiamo andando nella giusta direzione e che l’Italia del vino possa solo crescere.


Siamo a tua disposizione
Per qualsiasi informazione sui nostri vini o per acquistare i prodotti o fare una degustazione, inviaci la tua richiesta.