Giovani e vino
Come cambia il consumo

Nel corso degli anni il consumo di vino nella popolazione italiana è sicuramente cambiato tantissimo.
Fino alla fine degli anni ’70, il vino era considerato alla stregua di un vero e proprio alimento e come tale contribuiva a soddisfare i fabbisogni energetici di un normale regime alimentare.
Le condizioni sociali che facevano sì che il vino ricoprisse questo ruolo sono andate man mano modificandosi ed il vino ha cominciato ad occupare un ruolo diverso, non più fondamentale a fini alimentari.

Attualmente, quando si parla di giovani e vino si analizzano di solito due “fette” della società, la Generazione X, ovvero tutti coloro che sono stati giovani e giovanissimi subito dopo l’epoca del grande cambiamento e la Generazione Y, o Millennials, ovvero i giovani e giovanissimi di questa epoca attuale.
Anche fra queste due generazioni ci sono differenze rilevanti: la Generazione X rappresenta più del 30% dei consumatori di vino in Italia, mentre i Millennials sono appena il 10% più o meno.
Le ultime ricerche di mercato riguardano proprio questi ultimi, poiché, anche se rivestono una fetta di mercato molto ridotta, rappresentano pur sempre il futuro del mondo del vino.

Il vino e i Millennials
Nonostante i consumi non elevati, il vino è una bevanda molto apprezzata dai giovani, che si contende il primo posto nella classifica delle preferenze con la birra per un solo punto percentuale di differenza.
A molta distanza da entrambi si trovano i superalcolici.

Quali sono le abitudini dei giovani nei confronti del vino?
Le abitudini dei giovani rivelano che il consumo di vino avviene preferibilmente al di fuori delle mura domestiche, in locali, bar, pub, ristoranti ed enoteche.
Ma non viene del tutto tralasciato neanche il consumo in ambito domestico e la grande distribuzione rappresenta il canale di fornitura privilegiato dai Millennials, seguito dai produttori e dalle enoteche.
Questo per via del costo medio del vino: la grande distribuzione permette una spesa media per l’acquisto dei vini decisamente inferiore rispetto alle enoteche o ai locali dove si degusta vino.

Quali sono le preferenze dei giovani italiani in fatto di vino?
Diciamo che la differenza nei consumi fra rossi, bianchi e bollicine è veramente minima e comunque la classifica rispetta proprio questo ordine: rossi, bianchi e bollicine.
Fra tutti, però, proprio queste ultime hanno conosciuto il maggiore incremento di consumi in questi ultimi anni, ben l’11% in più.

Cosa attrae maggiormente i giovani in un vino?
I giovani di questa generazione sono particolarmente attenti all’autenticità e genuinità dei vini; ricercano sempre di più le produzioni a base di vitigni autoctoni; sono molto esigenti in fatto di eco-sostenibilità; apprezzano particolarmente i prodotti biologici.
In più, prestano una particolare attenzione al packaging: bottiglie ed etichette ricercate completano il quadro del buon vino ideale per i Millennials.

Cosa rappresenta il vino per i giovani?
Secondo un sondaggio di Wine Monitor, per i Millennials il vino rappresenta la tradizione e la cultura italiana ed allo stesso tempo rappresenta la convivialità e la condivisione, segni evidenti del fatto che il vino è tuttora saldamente ancorato alle basi della nostra cultura e della nostra socialità.

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