Intervista a gianni barzi
biologico per passione

a cura di Alessandra Conforti

Alle Cantine Ravazzi arriva il nuovo vino “Bio Logico”, prodotto con uve dell’ agricoltura biologica. Un progetto che, come dice Alberto Ravazzi, “nasce per la voglia di continua innovazione e da un interesse verso un’agricoltura più sana e sostenibile.”
Il progetto del vino biologico nasce in collaborazione con l’Azienda Agricola Gianni Barzi che da diversi anni si è dedicata totalmente all’agricoltura biologica. Abbiamo incontrato il titolare, che ci ha parlato della sua passione che è diventato un vero e proprio stile di vita.

Gianni, nella tua azienda produci non solo uva ma anche cereali e legumi biologici. Perché hai fatto questa scelta?
In primo luogo perché l’agricoltura tradizionale non aveva più prospettive di crescita, alti costi di produzione e prodotti omologati, uguali in qualunque altro territorio. Essendo proprietario di un’ azienda di pochi ettari, ho cercato di puntare su una produzione limitata ma di alta qualità, una scelta che nel tempo mi ha premiato.

Da quando hai convertito l’azienda?
Dal quando nel 2001 ho rilevato l’azienda di famiglia; inizialmente con un po’ di difficoltà e con molto scetticismo da parte di amici e colleghi ma ho sempre guardato avanti con ottimismo. In un’azienda biologica c’è molto lavoro ed è necessaria una grande passione; non ci sono giorni di festa, ci si dedica totalmente alla terra.

Come nasce questa collaborazione con Alberto Ravazzi?
Nasce dalla stima e dal rispetto reciproco. Alberto ed io ci conosciamo da sempre, viviamo e lavoriamo nello stesso paese e questo progetto è nato anche per valorizzare il nostro territorio. Questo è quello a cui aspiro, senza una valorizzazione comune del territorio un produttore da solo può fare poco.

Il territorio quindi è importante?
Si, dobbiamo puntare a valorizzare il nostro territorio con prodotti di alta qualità così come è successo a Montepulciano ed a Montalcino. Solo così possiamo far ripartire il mercato.

Cosa risponderesti a chi afferma che il biologico non esiste?
A chi afferma che il biologico non esiste, rispondo che i controlli ci sono e sono molto seri. Inoltre sono stati fatti passi avanti riguardo i trattamenti antiparassitari e questo ci permette di avere sempre buoni raccolti anche in condizioni climatiche avverse anzi, migliori di quelli dell’agricoltura convenzionale, questo perché con il trascorrere del tempo le piante divengono più forti e sanno reagire ai parassiti, alle malattie e alle avverse condizioni climatiche.

Insomma essere un’azienda biologica non è semplice…
Non lo è ma lo diventa quando ci metti passione e dedizione.

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