La toscana ciaccia di Pasqua
Ricetta e vino da abbinare

Con l’avvicinarsi della Pasqua, in Toscana si avvia la produzione della ciaccia, prelibatezza unica di cui fare scorpacciata in questo periodo.
Come potremmo definirla? La ciaccia di Pasqua è una torta salata, alta, che dalla forma ricorda una sorta di grosso panettone, soffice e dal sapore unico di formaggio. Ne esiste anche una versione dolce, con l’anice, ma la protagonista è solo lei, quella al formaggio.
Già da qualche tempo prima della settimana di Pasqua è possibile trovarla anche in commercio in tutti i supermercati e da tutti i fornai, proposta in più ricette, più o meno tradizionali.
Ma per chi come noi crede nei veri valori della tradizione ed è attaccato profondamente ai sapori della famiglia, la vera e sola ciaccia di Pasqua è quella che si fa a casa, impastata a mano e cotta nel forno a legna, secondo la ricetta e la tradizione tramandata dalle nostre nonne.
Le fettone ricche della ciaccia di Pasqua accompagnano, secondo l’uso locale, la colazione pasquale, quando la tavola viene riccamente imbandita dopo le ristrettezze imposte della Quaresima: la colazione tradizionale consiste nella ciaccia di Pasqua con gli affettati, di cui il protagonista è, senza dubbio, il capocollo e l’uovo lesso che è stato benedetto il giorno precedente.

Ecco la nostra ricetta per la ciaccia di Pasqua toscana. Procuratevi tutti gli ingredienti della migliore qualità, soprattutto i formaggi, che andranno a caratterizzare il sapore della ciaccia. Per la cottura, sappiamo bene che il forno a legna non è frequente nelle nostre abitazioni moderne: non importa, va bene anche il forno elettrico di casa, basta fare attenzione alla cottura.

Gli ingredienti
• 500 g di farina

• 150 g di pecorino grattugiato

• 100 g di parmigiano grattugiato

• 250 g di formaggi a piacere – ad esempio, emmenthal o provola – a tocchetti

• 3 uova

• 1 bicchiere di latte

• 1 bicchiere di olio extravergine di oliva

• 1 cubetto di lievito

• 3 pizzichi di sale


Preparazione
Dopo aver preparato un’ampia fontana di farina sulla spianatoia, vi si versano all’interno le uova sbattute, il sale, l’olio, il lievito sciolto nel latte tiepido e i formaggi grattugiati. Impastare il tutto fino ad ottenere un impasto morbido e omogeneo, che va poi coperto con un canovaccio e lasciato a lievitare per almeno due ore. Passate le due ore, si aggiungono i formaggi a pezzetti e si rilavora il tutto.

Il nuovo impasto va messo in una pirofila da circa 20 cm dai bordi molto alti, in modo che la ciaccia, in cottura, assuma la sua tipica forma a panettone – la superficie, una volta cotta, sborderà dalla pirofila. Prima di procedere alla cottura è però necessaria un’altra lievitazione di circa un’ora, durante la quale l’impasto deve rimanere coperto.

In ultimo si inforna la pirofila, in forno a 200°, per circa 45 minuti.

La ciaccia di Pasqua toscana è dunque pronta. Non vi resta che procurarvi dell’ottimo capocollo locale per accompagnarla, ma non disdegnate neppure prosciutto e salame.
La tradizione non si ferma qui: con la ciaccia di Pasqua e il capocollo ci va, necessariamente, un bicchiere di vino rosso.

E qual è il vino rosso ideale per onorare la ciccia? Secondo noi il nostro Chianti DOCG Rosso di Terra della linea Ciaccioni, un vino morbido, elegante e armonico che esprime al meglio tutti sapori e i profumi del vino toscano.

Scopri Rosso di Terra

Cantine Ravazzi augura a tutti una serena Pasqua, brindando assieme a voi con un bicchiere di Rosso di Terra. Auguri!


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