Perché si chiama Vino Novello
Uno dei vini più amati dagli italiani

Il Vino Novello non è uno dei vini italiani più conosciuti.
Probabilmente perché non è facile reperirlo, non è di certo un vino che si trova sempre, né in enoteca né al ristorante, né tantomeno sugli scaffali dei negozi. E ci sono fondamentalmente due motivi per questo: il primo è che il Vino Novello non viene prodotto da tutte le cantine e poi, principalmente, il Vino Novello si trova solo in un determinato periodo dell’anno, dopodiché viene tolto dal commercio.
Proprio a questa cosa è anche legato il suo nome.

Appunto: perché questo vino si chiama Novello?
Il Vino Novello è il vino nuovo, ovvero quello appena fatto, quello che si beve pochi mesi dopo la vendemmia.
Non va assolutamente confuso con il mosto. Quest’ultimo è il prodotto della pigiatura delle uve che non ha subito ancora il processo di fermentazione e che si può bere pochissimi giorni dopo la vendemmia, prima che venga destinato alle fasi successive della vinificazione. È infatti dal mosto che si ricava il vino tramite la vinificazione tradizionale.

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Il vino Novello è il frutto di una lavorazione specifica ed è un vero e proprio vino, che però, a differenza degli altri, è pronto in tempi brevissimi.

Come avviene la macerazione carbonica?
Dopo aver selezionato i migliori grappoli delle uve appena vendemmiate, questi vengono immessi in contenitori di acciaio interi, senza essere diraspati e pigiati.
Questi contenitori vengono poi saturati con anidride carbonica, quindi la fermentazione delle uve avviene in totale assenza di ossigeno e, di conseguenza, con una modalità diversa dalla tradizionale.
Questa fermentazione ha due caratteristiche principali: è molto veloce e garantisce un’eccezionale estrazione delle componenti aromatiche delle uve.
Infatti, se la fermentazione tradizionale prevede tempi piuttosto lunghi, la macerazione carbonica si svolge in pochi giorni, pochissime settimane e permette quindi di gustare un vino pronto già a fine ottobre.
Il vino ottenuto tramite macerazione carbonica è leggero, estremamente profumato e ricco di aromi, di gusto molto gradevole e facile da bere. Non ha grande corpo o struttura, visto che questo metodo di fermentazione non dà tempo a quelle componenti che le determinano di svilupparsi, favorendo invece quelle più “effimere”, come tutti gli aromi fruttati e floreali che caratterizzano il vino Novello.

Quando è pronto il vino Novello?

vendemmia

Ciò che rende possibile il consumo di un vino a pochissimo tempo dalla raccolta delle uve è il procedimento di fermentazione che si usa per la sua vinificazione: per fare il Vino Novello si utilizza il metodo della macerazione carbonica.
Attraverso questo procedimento, la fermentazione, diversa da quella tradizionale, avviene in pochi giorni.
Fra macerazione carbonica, successiva lavorazione ed imbottigliamento, secondo la normativa italiana il Vino Novello può essere messo in commercio a partire dal 30 ottobre dello stesso anno in cui è avvenuta la vendemmia delle uve utilizzate per farlo.
C’è poi anche una data, sempre secondo la normativa vigente, che indica la fine della commercializzazione di questo vino, che è il 31 dicembre dello stesso anno.
Questa data non è stabilita a caso, ovvero è il lasso di tempo che si ritiene corretto per la vendita di un prodotto che sia in grado di mantenere inalterate le sue qualità.

Quindi il Vino Novello esce dalle cantine esclusivamente nell’arco di due mesi.
Ovviamente c’è una motivazione: il vino ottenuto attraverso la macerazione carbonica è un vino leggero, estremamente ricco di aromi e profumi, perché questo tipo di fermentazione favorisce proprio l’estrazione delle componenti aromatiche. Allo stesso tempo però, il vino non ha tempo e modo di sviluppare una struttura importante, il corpo e l’estrazione dei tannini è minima: la conseguenza è che il vino che si ottiene non è per niente adatto all’invecchiamento.

Sia chiaro: non è un difetto! Questo tipo di fermentazione viene appositamente scelta per creare un vino in cui la componente aromatica sia la protagonista rispetto a tutte le altre. Questo va a discapito della sua “durata” nel tempo, ma è, diciamo, un rischio calcolato: il Vino Novello offre sensazioni gustative che altri vini prodotti con altre metodologie non possono dare; quindi poco importa se non è longevo. Il Novello esprime al massimo se stesso per un tempo ridotto e bisogna avere pazienza, la degustazione del Novello è un’esperienza che si rinnova di anno in anno.
È per questo che viene venduto solo per poco tempo: il Novello è un vino esclusivamente giovane, non invecchia mai!
Il Vino Novello è all’apice della sua qualità gustativa per quell’arco di tempo ridotto, dopodiché non è più Novello, non è più buono.
Non che al 31 dicembre ci se ne debba disfare: lo si può degustare ancora per un po’, ma non per molto.

D’altra parte, la forza e la particolarità del Novello stanno nelle sue componenti meno durature; quindi è bene degustarlo quanto prima, senza attendere oltre le date indicate dalla legge, che, in fondo, servono a tutelare i consumatori dall’acquisto e dal consumo di un prodotto che potrebbe non essere più qualitativamente adeguato.

Per questo motivo noi vi consigliamo vivamente di provare questo vino decisamente diverso, unico, quando è disponibile: non lasciatevelo sfuggire, la prossima occasione potrebbe essere l’anno prossimo!

Il novello ha una scadenza?

Anche il Novello Ravazzi è presente sul mercato, come ogni anno, secondo la tradizione di famiglia e nel rispetto della legge, dal 30 ottobre al 31 dicembre.
Quest’anno lo troverete anche in una nuova veste, con un’etichetta nuovissima: fine, delicata ed elegante, proprio come i profumi e gli aromi del nostro Novello.

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