Ricetta del panettone
Da fare a casa

È finalmente arrivato il periodo delle festività natalizie e, come per ogni ricorrenza, festa o festeggiamento di ogni tipo, sono pronti i dolci dedicati!
Quali dolci si mangiano a Natale? Panettone, pandoro, torrone e qui da noi, in Toscana, anche cavallucci, ricciarelli e panforte.
Fra tutti, quello che forse rimanda di più in assoluto all’atmosfera del Natale è senza dubbio il panettone.
Noi amiamo quello tradizionale, con uvetta e canditi, ma se ne possono trovare di ogni tipo, anche farciti e al cioccolato.

Per quest’anno, però, abbiamo deciso di non comprare nessun panettone e di cimentarci in un esperimento culinario, ovvero nel preparare il panettone a casa!
Sappiamo bene che la ricetta del panettone e soprattutto il procedimento per farlo non sono proprio facili, che richiedono una certa maestria in cucina e molto tempo. Abbiamo però sperimentato questa ricetta che non è poi così complicata e che, soprattutto, garantisce un risultato eccezionale!

Pronti per lanciarvi anche voi nella preparazione del panettone in casa?
Ecco intanto la lista della spesa.

Ingredienti:
• 500 g di farina manitoba
• 250 g di latte
• 80 g di zucchero
• 80 g di olio di semi
• 12 g di lievito di birra
• 1 uovo intero + 1 tuorlo
• 1 pizzico di sale
• 2 cucchiai di rhum
• 1 cucchiaio di estratto di vaniglia
• 150 gr di uvetta
• 100 gr di canditi
• una noce di burro


Procedimento
Innanzitutto si mette a sciogliere il lievito di birra sbriciolato in una ciotola con il latte e lo zucchero.
Per la realizzazione dell’impasto noi abbiamo usato l’impastatrice, che ci fa risparmiare tempo e fatica. Abbiamo dunque messo metà della farina nell’impastatrice, assieme all’uovo intero e al tuorlo. Abbiamo azionato la macchina e l’abbiamo lasciata lavorare per circa 10 minuti. Abbiamo poi unito pian piano la restante farina, l’olio a filo, il composto di lievito, latte e zucchero, il rhum, l’estratto di vaniglia ed in ultimo il sale. L’impastatrice deve continuare a lavorare per almeno altri 15 minuti, fino a che l’impasto non sarà diventato liscio ed omogeneo.
A questo punto l’impasto si toglie dall’impastatrice e si lavora un pochino a mano su un piano di lavoro infarinato. Si forma una palla ben liscia ed omogenea e la si mette a riposare nel forno spento e con la luce accesa per circa un’ora. Trascorso questo periodo di tempo, si riprende l’impasto che avrà fatto già una prima lievitazione: viene quindi sgonfiato lavorandolo con le mani e vi si uniscono i canditi e l’uvetta, impastando ben bene.
È arrivato il momento di porre l’impasto nella tradizionale forma da panettone, dove dovrà lievitare nuovamente per un’ora.
Dopo questa lievitazione, si incide una croce sulla sommità dell’impasto e si spennella con il burro fuso.
A questo punto l’impasto sarebbe pronto per la cottura, ma prima di essere messo in forno deve riposare ancora qualche minuto in un luogo fresco e asciutto, almeno fino a quando non avrà formato una specie di crosticina più compatta sulla sua sommità.
Adesso è possibile infornarlo, in forno statico preriscaldato a 160°. Inserite nel forno anche un contenitore con dell’acqua già calda, in modo che si formi la giusta umidità per la cottura, la cui durata è di circa 40 minuti.
Una volta sfornato deve freddarsi da capovolto.

Ecco quindi il nostro panettone, semplice e genuino, che amiamo abbinare con il nostro Vinsanto Occhio di Pernice.

Vinsanto Occhio di Pernice


Questa è la storia del nostro Occhio di Pernice che nasce alla fine del mese di settembre quando viene effettuata la vendemmia delle uve rosse più belle destinate a produrre il vinsanto "occhio di pernice".

Esperti vendemmiatori raccolgono grappoli di Sangiovese e Canaiolo staccandoli dalla pianta in modo da formare i cosidetti "penzoli" che vengono appesi con cura nella "Vinsantaia", e lì lasciati ad appassire fino alla fine di dicembre inizio gennaio.

Durante questa fase di appassimento si ha una serie assai complessa di trasformazioni fisico-chimiche nella composizione dell'uva, di cui la più nota ed evidente è la concentrazione del contenuto zuccherino. Al momento della pigiatura si ottiene pertanto un mosto particolarmente denso che viene posto direttamente a fermentare in caratelli di rovere, dove rimane per un periodo che va dai 3 ai 4 anni.

Il nostro Occhio di Pernice è perfetto per accompagnare i dolci tipici della tradizione natalizia e non può mancare nelle tavole di chi ama i prodotti di qualità.

Buon Natale e Buone Feste a tutti dalla famiglia Ravazzi e dal Team delle nostre cantine.

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